La corruzione, si sa, trova gioco facile nei punti di discontinuità, là dove le responsabilità sono più incerte e i controlli più difficili. E’ proprio il caso degli enti economici e delle società private partecipate o controllate dalle pubbliche amministrazioni.
Per questo motivo l’ANAC, con la determinazione del 17 giugno 2015, ha adottato le «Linee guida per l’attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza da parte delle società e degli enti di diritto privato controllati e partecipati dalle pubbliche amministrazioni e degli enti pubblici economici»
Clicca qui per scaricare il documento ufficiale con le linee guida dell’ANAC
Le Linee Guida sollecitano anche alcune verifiche da parte delle amministrazioni pubbliche che vigilano, partecipano o controllano società private non quotate in borsa, enti di diritto privato e gli enti pubblici economici. In particolare, al Responsabile della prevenzione della corruzione dell’ente controllante/partecipante sono richieste alcune attività.
Quali? Vediamole sinteticamente
Identificazione
Al fine di individuare concretamente le società tenute all’applicazione delle norme in materia di prevenzione della corruzione, le amministrazioni controllanti o partecipanti sono tenute a pubblicare sul proprio sito istituzionale, la lista delle società a cui partecipano o che controllano “con l’elencazione delle funzioni attribuite e delle attività svolte in favore delle amministrazioni o delle attività di servizio pubblico affidate”. (Previsto dall’art. 22, co. 1, del d.lgs. n. 33 del 2013)
Integrazione del PTPC
Le amministrazioni controllanti inseriscono all’interno dei propri piani di prevenzione della corruzione le misure, anche organizzative, utili ai fini della vigilanza sull’effettiva nomina da parte degli enti di diritto privato in controllo pubblico del RPC e sull’adozione di misure idonee a prevenire fenomeni corruttivi. Ciò vale anche nei confronti di quelle società che hanno giù adottato il modello di organizzazione e controllo previsto dal d.lgs.231/2001.
Protocolli di legalità
Nel confronti di società partecipate, l’amministrazione partecipante ha il compito di promuovere “tempestivamente e comunque non oltre il 31 dicembre 2015” l’adozione di un protocollo di legalità che disciplini specifici obblighi di prevenzione della corruzione e di trasparenza, ove è indicata la cadenza temporale delle misure da adottare.
Verifica Inconferibilità
Nel caso di nomina degli amministratori proposta o effettuata dall’amministrazione controllante, le verifiche sulle inconferibilità sono svolte dalle medesime amministrazioni.
Whistleblowing
Le amministrazioni controllanti promuovono l’adozione da parte delle società di misure idonee ad incoraggiare il dipendente a denunciare gli illeciti di cui viene a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro, avendo cura di garantire la riservatezza dell’identità del segnalante, dalla ricezione e in ogni contatto successivo alla segnalazione.
Pubblicazione
Qualora gli enti di diritto privato in controllo pubblico non dispongano di un sito web in cui inserire la sezione «Amministrazione trasparente», sarà cura delle amministrazioni controllanti rendere disponibile una sezione del proprio sito in cui gli enti possano pubblicare i dati, ferme restando le rispettive responsabilità.
Adozione del modello organizzativo previsto dal d.lgs n. 231 del 2001
Alle amministrazioni controllanti è richiesto di assicurare l’adozione del modello di organizzazione e gestione previsto dal d.lgs. n. 231/2001 da parte delle società controllate.
Nei confronti della società partecipate, invece, si richiede di promuovere l’adozione di modelli come quello previsto nel d.lgs. n. 231 del 2001, laddove ciò sia compatibile con la dimensione organizzativa delle stesse.
Ti sono state utili queste informazioni?
Ti è rimasto qualche dubbio?
Puoi scrivere una domanda o riportare la tua esperienza nei gruppi di Facebook e Linkedin riservati esclusivamente ai Responsabili della Prevenzione della Corruzione per scambiarsi informazioni, consigli ed esperienze. Se anche tu sei un RPC sei invitato a farne parte.
Entra nel gruppo Facebook per Responsabili della Prevenzione della Corruzione.
Entra nel gruppo Linkedin per Responsabili della Prevenzione della Corruzione.
Oppure puoi commentare al fondo di questo articolo
Lascia un commento