Anticorruzione Intelligente

Whistleblowing: perché non è sufficiente una casella di posta elettronica per gestire le segnalazioni

gennaio 2, 2018 By Antonio Cappiello Lascia un commento

Come si sa, a partire da 29 dicembre 2017, con l’entrata in vigore della legge 179/2017,

“Qualora venga accertata l’assenza di procedure per l’inoltro e la gestione delle segnalazioni ovvero l’adozione di procedure non conformi a quelle di cui al comma 5, l’ANAC applica al responsabile la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 50.000 euro.”

L’indicazione di una  casella di posta elettronica dedicata o certificata per la ricezione delle segnalazioni  di condotte illecite o di malagestione,  assolve all’obbligo di legge?

Questa è la domanda che mi sono sentito rivolgere da moltissimi Responsabili della prevenzione della corruzione.

La risposta è: NO!

In questo video di poco più di 5 minuti spiego per quale motivo quello della posta elettronica non può in nessun caso essere considerato un idoneo sistema per la ricezione e gestione delle segnalazioni di condotte illecite e di malagestione.

Devi fare due semplici cose per essere a norma. Guarda il video per scoprirlo.

Se non l’ho hai già fatto, richiedi adesso una presentazione a distanza di Whistleblowing Intelligente compilando il form che trovi in basso e riceverai subito la copia del Modello di Regolamento (o atto organizzativo) del sistema tecnico-organizzativo per la gestione delle segnalazioni di condotte illecite o atti di malamministrazione.

Lascia subito i tuoi contatti per vedere la piattaforma di “Whistleblowing Intelligente” in azione:

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Acconsento al trattamento dei dati come indicato nell'Informativa (Dlg. n° 196/2003).

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Ricorda la corruzione è furba, l’anticorruzione deve essere intelligente.

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